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Pomigliano Pomigliano d'arco / Via Ex Aeroporto

Fiat Pomigliano, operai affamati fuori lo stabilimento: è caos

Sono decine e decine i cassaintegrati in fila per l'assistente sociale che segnala i più bisognosi. I dipendenti: "Senza lavoro non abbiamo più dignità"

"Affamati" dalla cassa integrazione, quasi disperati ormai, ed in cerca dell'unica soluzione possibile: il ritorno al lavoro. Sono decine e decine i cassaintegrati dello stabilimento Fiat di Pomigliano d'Arco, che sperano di essere richiamati al lavoro anche se solo per il breve periodo di rotazione previsto dall'ultimo accordo tra il Lingotto ed i sindacati, ad esclusione della Fiom, e che vorrebbero rientrare in fabbrica grazie all'assistente sociale interno.

La situazione per gli operai della Fiat è davvero drammatica. "Ci hanno tolto la dignità"- hanno dichiarato più volte i lavoratori che si recano fuori lo stabilimento speranzosi, pregando in una repentina modifica ed un ritorno al lavoro. Ma poi ritornano a casa distrutti, cercando le parole per spiegare alla propria famiglia che non ce la fanno più e che pagare le bollette e l'affitto è per loro impossibile.

Tempo fa abbiamo intervistato Gennaro, un ex operaio in cassa integrazione che per "tirare avanti" ha deciso di diventare un parcheggiatore abusivo. " Così riesco a racimolare gli spiccioli e dar da mangiare alla mia famiglia". Gennaro ora è ospite di sua suocera. I suoi due figli hanno un tetto sotto il quale vivere tranquilli mentre lui aspetta instancabilemente la fine della crisi ed un ritorno alla civiltà. " Difficile continuare a vivere senza lavoro"

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