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Pomigliano Pomigliano d'arco / Piazza Municipio

Centro Pegaso a rischio chiusura: "No alla strumentalizzazione dei disabili"

Il legale D'Angelo: "Abbiamo vinto due appalti ma i soldi al centro non sono mai arrivati. Ora abbiamo finito le risorse e comunicare alle famiglie che chiuderemo è stato drammatico"

Dopo la manifestazione di protesta promossa ieri mattina dalle famiglie dei disabili del centro Pegaso, c'è stato un incontro con l'amministrazione comunale, in primis con l'assessore Colombrino. Un incontro che ha alla base una promessa, fatta dall'assessore stesso: "entro venerdì prossimo risolveremo il problema e i ragazzi del centro Pegaso potranno ritornare alle loro attività creative". Una promessa fatta dalla dott.ssa Colombrino che avendo compreso la gravità della situazione, ha ritenuto indispensabile fare qualcosa al più presto.

"In realtà il compito di fornire al centro dei soldi necessari per il proprio lavoro non è nostro. Non non siamo altro che un tramite tra la regione Campania e il centro Pegaso. Ma la regione, per ora, non paga. E allora lo faremo noi - dichiara l'assessore - La situazione è già drammatica è non ce la sentiamo di lasciare le cose come stanno. Faremo di tutto per avere una risposta dalla regione e "smuoverla" per aiutare il centro, i ragazzi e tutti i dipendenti".

"Ma non serve strumentalizzare i disabili, per questo".  "Secondo lei c'è stata una strumentalizzazione?", abbiamo chiesto all'assessore Colombrino. "Non voglio dire che c'è stata. Voglio solo dire che sarebbe preferibile lasciare i ragazzi disabili al di fuori di queste problematiche per non spettacolarizzare il tutto".

La risposta arriva immediata da parte del rappresentante legale del centro Pegaso, Pasquale D'Angelo: " Non avevo minimamente idea che le famiglie avessero portato i disabili fuori il comune. L'iniziativa è stata esclusivamente loro. Sentono la necessità di dimostrare il grande disappunto che provano in questo momento".

" Tempo fa, abbiamo vinto due appalti ma i soldi al centro non sono mai arrivati - continua il legale- ora abbiamo finito le risorse e comunicare alle famiglie che chiuderemo è stato drammatico. L'assessore ci ha fatto una promessa e a noi non resta che aspettare".

Sullo sfondo di questa chiacchierata una ragazza disabile, confusa, continua a chiedere: "Ma torneremo al centro? Possiamo andare ora?" Secca la risposta del parente: " No, ora andiamo a casa".

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