rotate-mobile
Pomigliano Pomigliano d'arco

Pomigliano in piazza per denunciare gli 'Omicidi di Stato'

L'impreditore Francesco Romano lancia l'iniziativa 'Adotta un cittadino, offrigli lavoro, anche temporaneo, anche in nero' a seguito del suicidio di Francesco Carlucci. Presto una denuncia per il Presidente della Repubblica e quello del Consiglio dei Ministri

Un centinaio di persone in piazza ieri a Pomigliano per l'iniziativa 'Adotta un cittadino, offrigli lavoro, anche temporaneo, anche in nero', organizzato da un imprenditore locale, Felice Romano, dopo il suicidio di Francesco Carlucci, informatore farmaceutico del posto rimasto da tempo senza un impiego.

L'idea è quella di ricreare la solidarietà all'interno delle comunità e Romano ha annunciato che il comitato civico di solidarietà venutosi a creare, denuncerà il Presidente della Repubblica e quello del Consiglio dei Ministri, chiedendo un risarcimento per quelli che ha definito "omicidi di Stato".

"Queste persone erano risorse economiche per la collettività - ha poi spiegato a margine dell'iniziativa - e se vinceremo metteremo quei soldi in un fondo da destinare a chi è in difficoltà. Ma chiederemo anche la modifica dell'articolo 1 della Costituzione italiana, con l'aggiunta 'l'Italia è una Repubblica fondata sulla vita, sull'amore e sul lavoro".

Tra i partecipanti all'iniziativa, qualche imprenditore, ma anche molte persone che sono alla ricerca di un lavoro da tempo, e che si sono rivolti a Romano, titolare di un'agenzia di assicurazioni, per chiedere una mano. Già sette, in soli due giorni, le occasioni di lavoro trovate, e grazie alla collaborazione di alcuni cittadini, da domani sarà anche attivo un sito sul quale registrarsi (www.pomiglianosolidale.it) per chiedere un lavoro.

Presenti anche don Peppino Gambardella, parroco della chiesa principale della città, Salvatore Cantone, presidente dell'associazione antiracket 'Noviello', il Codacons ed una delle associazioni di commercianti presenti sul territorio. Dure le parole del sacerdote, che ha invitato i "disperati" a non rivolgere verso se stessi "la punizione estrema, così come ha fatto Francesco Carlucci, pochi giorni fa, togliendosi la vita nella completa solitudine". "Il suo è stato un atto di accusa - ha affermato don Peppino ricordando l'informatore farmaceutico - perché non siamo stati capaci di stargli vicini. Ma la vita vale più delle bollette da pagare, e voi non vi dovete punire per le difficoltà in cui versate, perché sono altri i responsabili del vostro fallimento, e sono loro a dover pagare. Insieme usciremo da questo tunnel, non sarete più soli".

Per l'iniziativa sono giunti in città anche disoccupati di paesi vicini, ed il presidente dell'associazione antiracket, imprenditore che ha denunciato i suoi estorsori negli anni scorsi, è stato tra i primi, insieme a Romano, ad offrire un lavoro: "Assumerò un elettricista di Afragola - ha spiegato Cantone - è rimasto senza un lavoro, ed ha anche una bambina celiaca. Dobbiamo fare qualcosa, perché i suicidi sono tanti, anche tra gli imprenditori che per le banche creditrici sono solo numeri, ma che devono essere visti per quello che sono: persone in difficoltà".
Il lavoro offerto, durerà dai sei mesi ad un anno, in attesa, hanno spiegato gli imprenditori, che l'economia del Paese si riprenda. Tra i presenti, anche il responsabile regionale dei Verdi Ecologisti, Francesco Emilio Borrelli, il quale ha sottolineato che "Romano è un esempio da seguire perché ha posto seriamente la questione della mancanza di solidarietà". (Ansa)

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Pomigliano in piazza per denunciare gli 'Omicidi di Stato'

NapoliToday è in caricamento