Pomigliano: "I medici al potere devono risolvere il problema dei roghi tossici"

A Pomigliano d'Arco, sia il sindaco che il vicesindaco sono entrambi medici, perfettamente a conoscenza della pericolosità dell'inquinamento atmosferico sulla salute dei cittadini.  "Eletta nel 2010 questa giunta fece installare dei monitor in alcune parti della città dove periodicamente lancia messaggi spot con su scritto: siamo al 59% di differenziata, non sprecare l' acqua. I dati della differenziata a Pomigliano trasmessi ultimamente, sono schizzati alle stelle perchè la legge ha concesso ai comuni lo smaltimento di bicchieri e piatti monouso nel sacchetto della plastica. Peccato che poi la filiera li manda in ogni caso all'inceneritore e magari un giorno scopriranno che non hanno differenziato nulla"- scrive Antonio Malfi sul blog di Beppe Grillo.

Dei roghi tossici del luogo non ne parla nessuno. "Noi come Movimento 5 Stelle- continua a scrivere Malfi- abbiamo sollecitato l'ufficio tecnico ad approntare velocemente un piano di video-sorveglianza per il territorio di Pomigliano, ma l'azione dovrebbe essere congiunta con tutti i comuni limitrofi. Una volta preso il contatto con l'ufficio tecnico abbiamo scoperto che la videosorveglianza a Pomigliano aveva già preso un iter: il comune si è aggiudicato circa 300.000 euro di fondi PON per la video-sorveglianza del centro città, ma non riguardo gli sversamenti illeciti di rifiuti, bensì la sicurezza . Mentre per le periferie, dove si manifesta il 99% del fenomeno, ci sono solo 130.000 euro che volevano spendere per acquistare soltanto 17 telecamere e installarle tutte a Masseria Chiavettieri. Non vogliamo tecnologie obsolete ma combattiamo perche venga rispettato il nostro diritto alla vita".